consapevolezzapersonale

Che significato dare alla parola consapevolezza?

Quanti sono consapevoli dell'aria che respirano e, che li mantiene in vita? Quanti sono consapevoli, ogni mattina, del sole che nasce e, della sua energia che scalda la vita sul pianeta?

Quanti sono consapevoli di essere parte di un tutt'uno come rami e foglie di uno stesso albero e che l'energia di cui siamo fatti, sia che siamo piante, animali, umani, è puro amore?
Personalmente, ho iniziato a pormi le domande sul senso della vita. Questo mi ha portato, al Reiki, spingendomi alle tante ricerche, di cui allego informative e siti di riferimento. 
 
Nel fare questo, vorrei ringraziare il mio Reiki master, alla quale, potete scrivere [email protected].


I CHAKRA

Il termine Cakra (चक्र), solitamente translitterato in Chakra, proviene dal sanscrito e significa "ruota", ma ha molte accezioni tra le quali quella di "plesso" o vortice. È un termine utilizzato nella filosofia e nella fisiologia tradizionali indiane. Nella tradizione occidentale moderna tali chakra vengono talvolta identificati con il nome di Centri di Forza o Sensi Spirituali.

I chakra sono centri  del corpo umano, a volte associati a gangli (granthi) o organi fisici, tra i quali si muove un'energia variamente definita (prana, o in casi particolari kundalini o avadhuti) e la loro conoscenza è trasmessa da molti sistemi di yoga, nelle diverse tradizioni induiste, buddhiste e jainiste con mappature diverse. Molte tradizioni concordano sul fatto che i chakra agiscano come valvole energetiche.

Uno squilibrio a livello di un chakra determina uno squilibrio d'energia nei determinati organi associati. Molte moderne terapie naturali, soprattutto la Cristalloterapia ed il Reiki, si basano sull'analisi dei chakra; la Riflessologia e l'Aromaterapia lavorano sugli stessi meridiani e la meditazione e visualizzazione basate sui colori, son0 strumenti importanti per bilanciare i chakra.

Ciascuno dei chakra ha il proprio centro in una delle sette ghiandole a secrezione interna del sistema endocrino corporeo e ha la funzione di stimolare la produzione ormonale della ghiandola.

Secondo il Vedānta, il corpo fisico e il corpo sottile (Sukṣma Śarira: le emozioni, pensieri, percezioni, stati di coscienza) formano un insieme. Questi due corpi sono collegati a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa.

I chakra vengono assimilati al Loto, questo perché benché esso nasca da acque stagnanti e putrescenti, dà origine ad un fiore bellissimo e candido. Proprio per tale peculiarità è considerato un simbolo di purezza: nato dal fango ma non macchiato da esso. Nella simbologia indiana le acque stagnanti rappresentano l'indistinzione primordiale del caos e il loto che da esse sorge rappresenta l'elevazione spirituale. Ogni "loto", ha un numero particolare di petali, un particolare Yantra (mandala o forma geometrica), un mantra ed è associato ad un elemento (tattva), ad un senso e ad un colore.

Gli esseri umani, la maggior parte degli animali ed alcune piante hanno sette chakra principali o primari. Secondo alcune tradizioni, ogni chakra assomiglierebbe ad un piccolo vortice con la parte più stretta dell'imbuto orientata verso il corpo ed ogni chakra (con l'eccezione di due) avrebbe due metà o poli, una rivolta verso la parte anteriore e l'altra verso la parte posteriore del corpo.

Il secondo gruppo per importanza è composto da chakra minori che si troverebbero nei polpastrelli, al centro del palmo delle mani, in alcune aree dei piedi, nella lingua o altrove. Il terzo gruppo è composto da un numero praticamente incalcolabile di chakra di dimensioni piccole e minuscole; infatti, in ogni punto in cui si incontrano almeno due linee energetiche, anche infinitesimali, si troverebbe un chakra.

KRYON

Kryon è un'entità dolce e amorevole che attualmente è sulla Terra per aiutarci a entrare nell'energia di quella che chiamiamo "nuova era". Canalizzate durante sedute dal vivo da Lee Carroll, le parole ispirate di Kryon hanno cambiato molte vite e hanno portato amore e luce in alcuni luoghi più bui del nostro essere interiore.
Per chiunque sia pronto per il prossimo passo evolutivo, queste informazioni da parte di Kryon hanno un valore incalcolabile e portano guarigione personale e planetaria.
Nel panorama new-age del channeling, l’entità angelica Kryon e il suo primo e più famoso canalizzatore Lee Carroll, hanno un ruolo rilevante non solo per la diffusione dei loro libri in tutto il mondo, ma anche  per il contenuto stesso delle canalizzazioni che sono considerate dalla maggior parte degli addetti ai lavori come le informazioni più profonde ed estese riguardo il cambiamento di coscienza e lo sviluppo spirituale che sta avvenendo sul nostro pianeta

 

               BAMBINI INDACO
Cos'è un Bambino Indaco? E perché li chiamiamo Indaco? Innanzi tutto, la definizione: un Bambino Indaco è tale se esibisce un nuovo e insolito insieme di attributi psicologici e adotta un modello di comportamento generalmente non documentato in precedenza. Questo modello include fattori unici comuni, che suggeriscono a coloro che interagisco no con questi bambini (in particolare i genitori) la necessità di cambiare il modo in cui li trattano e li educano, al fine di raggiungere un equilibrio. Ignorare tali nuovi modelli comportamentali significa potenzialmente creare disequilibrio e frustrazione nelle menti di questi nuovi e preziosi esseri. Il presente capitolo si propone di identificare, precisare e convalidare gli attributi di un Bambino Indaco.

Sembra che esistano vari tipi di Indaco, e li descriveremo nel corso del capitolo, ma intanto possiamo darvi indicazioni sui modelli comportamentali più comuni fra loro. Ne riconoscete qualcuno?

Ecco una lista contenente dieci fra i più comuni tratti dei Bambini Indaco:

• Vengono al mondo con un senso di regalità (e spesso si comportano di conseguenza).

• Hanno la sensazione di "meritare di essere qui" e sono sorpresi quando gli altri non lo condividono.

• L'autostima per loro non costituisce un problema.

• Spesso sono loro stessi a dire ai loro genitori "chi sono".

• Hanno problemi con l'autorità assoluta (che non dà spiegazioni né scelte).

• Si rifiutano di fare determinate cose, ad esempio, fare la fila è difficile per loro.

• Diventano frustrati se costretti a interagire in sistemi orientati ritualisticamente, che non richiedono il ricorso al pensiero creativo.

• Spesso intravedono un modo migliore per fare le cose, sia a casa che a scuola, il che li fa sembrare dei "demolitori di sistemi" (non si conformano a nessun sistema).

• Appaiono antisociali, a meno che non siano circondati da persone simili a loro.

• Se non hanno intorno persone con una consapevolezza simile alla loro, spesso si chiudono in se stessi, avendo la sensazione che nessun altro essere umano li capisca.

• La scuola spesso rappresenta per loro una prova estremamente difficile a livello sociale.

• Non rispondono alla disciplina che instilla il "senso di colpa" (del tipo "Aspetta di vedere cosa succede quando torna a casa tuo padre e vede cosa hai fatto").

• Non sono timidi nel farvi sapere ciò di cui hanno bisogno.

 

OSHO

Il 21 marzo 1953, all'età di ventun anni, dopo un intenso periodo ebbe l'esperienza dell'"Illuminazione", quella in cui si raggiunge il più alto grado di consapevolezza, dove " la goccia si fonde nell'oceano, nell'attimo stesso in cui l'oceano si riversa nella goccia". È il momento della suprema comprensione, della caduta di tutti i veli che impediscono la chiara visione della realtà. Convinto dell'importanza di ciò che aveva acquisito, da allora volle invitare ogni individuo a condividere la sua esperienza. Cominciò così a viaggiare per l'India, istituendo dibattiti e convegni e attirando migliaia di persone.


 







 

 
 

REIKI

 

Cosa significa "Reiki?"
 

REI : l'energia universale, che anima tutto il mondo vivente ed è fonte del Ki.
KI : ogni essere vivente (uomo, animale, pianta) contiene energia, forza vitale e la irradia, formando il campo biomagnetico dell' aura .
Il Ki è il termine giapponese che indica quest'energia "individuale", parte del Rei.
Nelle altre culture, questo corredo personale d'energia assume vari nomi: i Cinesi lo chiamano Ch'i, gli Indu Prana, gli Ebrei Ruach...


Con l'armonizzazione al primo livello di Reiki Usui si entra direttamente in contatto con la fonte illimitata del Ki, poichè sono rimossi i blocchi energetici, che impedivano di collegarsi all'Energia Universale. Anche l'energia vitale di chi è attivato aumenta.
Per tutta la vita, chi è iniziato al Reiki, ogni volta che imporrà le mani sul suo corpo o su quello di altri, farà automaticamente fluire il Ki universale, basta che ne abbia l'intenzione!


-Com'è possibile?!! Tutto questo mi sembra un'invenzione piacevole, sì, ma sempre un'invenzione!- mi pare di sentirti esclamare!
E' possibile perchè l'armonizzazione ripristina il legame originario dell'uomo con l'universo.
Qual è stato il tuo primo gesto di bambino, quando sei caduto e ti sei "sbucciato" un ginocchio od hai battuto una parte del tuo corpo contro un oggetto solido? Hai appoggiato il palmo d'una mano sulla parte ferita o dolorante cercando in modo istintivo di fermare il sangue od il dolore.
Hai osservato l'animale che vive con te? Quando lecca ripetutamente una parte del corpo, e non si tratta dell'usuale rito di pulizia del gatto, tu sai che quella zona gli procura dolore.
Molti altri potranno essere gli esempi di questo tipo che scoprirai nella vita di tutti i giorni, ma anche solo questi due ci aiutano a comprendere come i viventi cerchino istintivamente di toccarsi per
sanarsi, ciascuno utilizzando i mezzi a propria disposizione: l'uomo le mani, l'animale la lingua. Nessuno l'ha insegnato al bambino che piange in mezzo al cortile, perchè è caduto dalla bicicletta e nessuno l'ha indicato al tuo cane, ma ciò che lega alla natura l'animale e, ormai in misura minore, l'uomo, li spinge a delle reazioni istintive che realizzano un "contatto" come strumento di guarigione.
Il Reiki recupera solo ciò che abbiamo scordato di essere, cioè alcune nostre potenzialità dimenticate.
Questa straordinaria esperienza è possibile grazie ad un cammino spirituale, di "ritrovamento" di sè, compiuto dal Maestro Mikao Usui: la sua storia determina l'inizio della storia del Reiki tradizionale.
Ora cercherò di rispondere ad un'altra obiezione, che spesso mi viene rivolta da chi teme di provare il Reiki:
Se il Reiki funziona, perchè chi lo pratica soffre ugualmente di alcuni malanni
e conduce una vita normale ed apparentemente banale, come quella di tutti?
Il Reiki funziona e per saperlo basta che tu abbia il coraggio e la costanza di praticarlo.
Non ci devi credere, devi provare!